Por Franco Cerutti
**Meloni ci avvisa: il 2026 sarà peggio (e ci consiglia di riposarci… se ci riusciamo!)**
Di Tonino «il Termosifone», cronista ufficiale del Bar Sport, Briga Novarese (dove il centro del mondo è largo esattamente 3 metri e mezzo, bancone compreso).
È la Vigilia, fuori nevica tipo zucchero a velo impazzito, dentro il Bar Sport sembra esploso un petardo di risate. El Poeta, il titolare, sta dietro il bancone a fare il giocoliere con bicchieri e rime scalcinate:
«Natale arriva, panettone e pace,
ma se arriva la bolletta… addio vacanze, pace!»
Entra il ragionier Gualtieri con la cravatta che sembra scappata da un nodo gordiano, sbatte il giornale sul tavolo come fosse la sentenza di un tribunale:
«Sentite questa bomba! Meloni agli auguri di Natale: “Il 2025 è stato tosto… ma non preoccupatevi, il 2026 sarà MOLTO peggio!” E poi, con faccina da zia premurosa: “Riposatevi bene durante le feste, perché dopo dobbiamo dare risposte alla nazione!”»
Silenzio. Due secondi. Poi il bar esplode peggio di un tappo di spumante agitato da un ubriaco.
Peppone, il meccanico con la barba che sembra un abete selvatico dopo un temporale, salta in piedi rovesciando quasi il fiasco:
«MA COME?! Ci dice “riposatevi” come se fossimo il suo smartphone in carica! Io quest’anno ho cambiato frizioni a mezza Briga, ho le mani più nere del carbone di Babbo Natale, e lei mi fa: “Dormi bene che l’anno prossimo ti distruggo il fegato con le tasse”? Giorgia, ma sei sadica o solo sadica?»
La Mirella, che di solito emette solo versi da cappuccino, stavolta si alza in piedi sul trespolo e urla come un’arena di tifosi:
«Ottimista la ragazza! Tipo il medico che ti dice: “Ha tre giorni di vita… ma tranquillo, l’anno prossimo saranno due!” Io ho già prenotato il divano, tre coperte e un telecomando con le pile nuove. Se il 2026 è peggio, mi ci porto pure il materasso e ci vivo sopra!»
Otello, alias «Calorifero» (perché quando parla di politica diventa un termosifone a 180 gradi), versa grappe a raffica e sghignazza:
«Io l’ho capito il messaggio in codice! “Riposatevi” significa “caricatevi a molla come un giocattolo cinese”, perché il 2026 ci arriva addosso come un TIR ubriaco in discesa senza freni! E lo dice sorridendo, eh? Con quel sorrisetto da “tranquilli, tanto siete già fregati”!»
El Poeta si arrampica quasi sul bancone e improvvisa la strofa del secolo:
«Meloni ha detto con ghigno felino:
“Quest’anno è duro, ma il prossimo è assassino!
Riposatevi amici, fate scorta di sonno,
che dopo Natale vi arriva il cataclisma… tonno!”»
(Tutti ridono, qualcuno si strozza con la grappa, Peppone batte le mani sul tavolo facendo volare noccioline come coriandoli.)
Il ragionier Gualtieri, ormai in modalità comico-filosofica, conclude:
«E poi difende il presepe! Dice che è identità, radici, valori… Noi a Briga abbiamo il presepe hard: il meccanico che ripara la capanna con lo scotch, il ragioniere che conta le pecore in deficit, il barista che offre vin brulé agli angioletti! Identità purissima! Però se il 2026 è peggio, nel presepe mettiamo pure il trattore in panne, la bolletta scaduta e un cartello: “Chiuso per esaurimento”!»
Peppone alza il bicchiere, la barba piena di briciole di pandoro:
«Io il mio pastorello lo chiamo Giorgia da tre anni. Ogni Natale gli metto un cappellino più piccolo… perché la testa le cresce a vista d’occhio!»
Calorifero fa il brindisi finale, urlando sopra il casino:
«Al 2026! Che sia più tosto di un panettone industriale! Che sia peggio di una revisione scaduta! Ma soprattutto… che sia vissuto qui, al Bar Sport, dove il peggio lo affrontiamo un bicchiere alla volta, ridendo come matti!»
Fuori la neve continua a cadere, dentro le risate fanno tremare le luci dell’albero finto.
Buon Natale, Briga.
E buon riposo… finché dura. Perché dopo, amici miei, si balla! 💥🍷🎄

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